I miei valori

Per chi non mi conosce penso sia opportuno dare una definizione generale dei miei valori di fondo. Nonostante le giovane età, da anni mi impegno su tematiche sociali e politiche, ma voglio sottolineare subito di non aver mai avuto nessun tipo di guadagno economico da tale ambito e di questo sono molto orgoglioso. Ho sempre visto il mio impegno come un servizio alla collettività, al pari dei tanti che fanno volontariato. La mia passione sulle tematiche pubbliche e una formazione che ho volutamente indirizzato in tal senso, mi hanno fatto sempre sentire in dovere di provare a dare qualcosa in questo campo. Anche lo scrivere su temi sociali può essere a mio avviso un servizio utile in tal senso.
Mi preme anche evidenziare di non avere da ormai diversi anni alcuna tessera politica. Credo che in una società frammentata e complessa come quella di oggi, per quanto sarebbe necessaria, manchi una soggettività politica in grado di rappresentare a pieno le varie istanze necessarie a un cambiamento radicale di questo paese.
Sarebbe impossibile elencare tutte le tematiche sulle quali in Italia occorrerebbe una netta inversione di tendenza, provo qui di seguito a dare delle coordinate senza la pretesa di essere esaustivo.
Occorre intanto combattere la precarietà del lavoro per ridare speranza a diverse generazioni senza futuro. Serve una forte rete di solidarietà sociale e una sanità pubblica all'altezza di un paese civile. Serve una politica ambientale più sostenibile: contro l'incenerimento dei rifiuti, per una gestione pubblica e partecipata dei "beni comuni", che incentivi le energie alternative e realizzi dei trasporti pubblici più efficaci. Servono una scuola pubblica e un'università di qualità che diano a tutti la possibilità di formarsi come cittadini consapevoli e preparati. Serve che la cultura sia davvero accessibile a tutti. Bisogna investire meno soldi nelle "grandi opere" inutili, per deviarli nel riassetto di un territorio martoriato dalla speculazione. Serve una giustizia rapida e certa che non favorisca solo i soliti noti che possono permettersi gli avvocati migliori facendo invece morire nelle carceri i "poveri cristi". Serve abbattere le spese militari perché questo paese "ripudia la guerra" e la Pace non si costruisce con le armi. Occorre una nuova filosofia che non veda i migranti come oggetti ma come persone che sono sulla nostra "stessa barca". Servono più laicità e diritti civili, perché non siamo più nel Medioevo. Occorre lottare contro la mafia, che uccide le speranze di sviluppo per gran parte di questo paese. Bisogna combattere il clientelismo a tutti i livelli che priva la maggioranza dei giovani di una possibilità. Infine serve indignarsi contro i privilegi della politica, che allontanano le persone dalla partecipazione democratica e rendono i partiti luoghi impermeabili e poco utili alle vere istanze di cambiamento. 
Io penso che nella maggior parte di questi valori si riconosca una grossa fetta dei cittadini. Una parte socialmente maggioritaria della popolazione, che però è priva di una vera rappresentanza. La vera sfida è ricostruire dei progetti collettivi che sappiano parlare linguaggi nuovi e comprensibili, nei quali le persone possano percepire l'utilità del proprio impegno per il cambiamento. E' con questo spirito e in base a tali principi di fondo che scrivo questo blog, spaziando sugli argomenti più diversi, ma sperando complessivamente di contribuire nel mio piccolo a far riflettere.

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