Per una volta voglio scrivere di sport e in particolare sul calcio. Lo faccio per parlare di quella che negli ultimi anni è una pratica assai diffusa (e a mio avviso anche molto discutibile): ovvero quella degli sponsor legati a giocatori ed allenatori.
Praticamente che cosa succede? Soprattutto fra i dilettanti sempre più calciatori e in particolare allenatori hanno l'opportunità di essere tesserati da una squadra se portano uno sponsor, ovvero un'azienda di loro conoscenza disposta a finanziare la società sportiva se ingaggia la persona in questione. E' tutto legale, sia chiaro. Ma moralmente questa situazione, sconosciuta a molti di coloro che seguono lo sport da una distanza meno ravvicinata, indigna un numero sempre maggiore di persone. Anche perché oltre a premiare soggetti meno bravi ma meglio appoggiati, tiene fuori dall'ambiente sportivo centinaia di calciatori e allenatori comunque capaci ma che non sono però raccomandati. Il tutto alla faccia del merito. Questa situazione purtroppo riguarda non solo gli "adulti", ma spesso anche il calcio giovanile, con la conseguenza di un pessimo esempio verso migliaia di ragazzi.
Naturalmente non tutti quelli che giocano lo fanno perché hanno uno sponsor alle spalle, anzi nella maggior parte dei casi non è così, però si tratta di un fenomeno sempre in maggiore crescita in Italia.
Questa situazione non tanto avviene nel "calcio che conta", dove indubbiamente ci sono tantissime altre questioni che non vanno (diritti TV, scommesse, polemiche arbitrali etc.) ma perlomeno questa pratica specifica è meno diffusa. Lì sono semmai le multinazionali che cercano i giocatori già affermati affinché leghino i loro nomi a un certo marchio, però si tratta di una situazione del tutto diversa. Per quanto riguarda il calcio dilettantistico, che numericamente è quello che coinvolge il maggior numero di persone, invece la "sponsorizzazione" di giocatori e tecnici è una pratica molto diffusa.